Dall’acclamata autrice coreana Kim Hye-jin arriva la storia riflessiva e magistralmente costruita di una donna presa di mira da una tragedia improvvisa e dei percorsi inattesi che deve percorrere alla ricerca della redenzione.

Haesoo è una terapista di successo e ospite abituale di un popolare programma televisivo. Ma quando esprime, secondo copione, un commento negativo su una figura pubblica che in seguito si suicida, si trova emarginata dagli amici, licenziata dal lavoro e con il matrimonio che inizia a sgretolarsi. Questi dettagli emergono gradualmente per il lettore, in una prosa meditativa, attraverso frammenti di lettere che Haesoo scrive e infine abbandona mentre cammina da sola per la città.

Un giorno ha un incontro inatteso con Sei, una bambina di dieci anni che tenta di dare da mangiare a un gatto arancione. I gatti randagi sembrano essere ovunque: hanno l’attenzione di un’altra donna del quartiere e l’ira di tutti gli altri. Come Haesoo e Sei, anche i gatti subiscono vari insulti e si riprendono lentamente. Haesoo, che normalmente non si sarebbe interessata agli animali né avrebbe cercato rapporti con i bambini, si ritrova gradualmente richiamata nel mondo più ampio.