Proprio come i film internazionalmente acclamati di Lee Chang-dong (Burning, Secret Sunshine, Poetry), questi racconti brillanti e inquietanti, pubblicati originariamente in Corea negli anni ’80 e tradotti in inglese per la prima volta, esplorano temi di ingiustizia, tradimento e terrore — sia su scala intima sia nazionale. Chang-dong scrive con profondità e intensità dei muri che separano famiglia, potenti e vulnerabili, conformisti e ribelli.
Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, ispirato ai ricordi dell’autore del servizio militare sudcoreano, la divisione di classe tra un soldato semplice laureato all’università e un caporale di origine operaia incaricato della guardia in una notte nevosa porta a tragiche conseguenze. In <There’s a Lot of Shit in Nokcheon>, la violenza psicologica che due fratelli infliggono l’uno all’altro nel corso di tutta una vita cattura l’oscurità e la paranoia che pervadevano la Corea negli anni ’80, mentre il paese lottava verso la democrazia. Nella novella <A Lamp in the Sky>, l’atroce interrogatorio subito da una giovane donna per mano della polizia rivela una serie di decisioni sempre più inquietanti che l’hanno condotta a quel momento. È innocente o colpevole? Alla fine, nemmeno lei può dirlo.