Erano passati pochi giorni da quando se n’era andata. Avevo finito le confezioni di riso istantaneo che tenevo sempre a portata di mano per le emergenze e stavo pensando di uscire a mangiare, quando il cuociriso a pressione attirò la mia attenzione. Era stato il suo bene più prezioso, quasi una manifestazione della sua stessa essenza sotto forma di elettrodomestico da cucina. Senza pensarci troppo, vi cucinai del riso. Quando sollevai il coperchio, un vapore denso e opaco si riversò fuori in una nuvola così spessa che non riuscivo a vedere nulla. Chiusi gli occhi e lasciai che il vapore mi penetrasse nel corpo. Un senso di quiete mi avvolse. Pensai che sarei potuto morire felice, se solo avessi potuto sentire ogni giorno sul viso il calore del vapore del riso appena cotto.