Una scomparsa. Un fratello perduto. Un avvocato che fa domande. E una vasta foresta nelle montagne — i boschi occidentali — dove gli alberi si stringono l’uno all’altro, emanando un’oscurità opprimente e riempiendo l’aria di un’umidità fredda. Il guardaboschi, In-su Park, che vive lì vicino con la sua famiglia, è un alcolista in via di guarigione. Dice di non sapere nulla dell’uomo scomparso, anche se quest’ultimo aveva lavorato come guardaboschi proprio prima di lui. Nel piccolo villaggio ai piedi della montagna, i negozianti dicono lo stesso, negando di aver mai visto o conosciuto quell’uomo, ma con minore convinzione; e il suo ex supervisore al Centro di Ricerca Forestale, il professor Jin, tende a minimizzarne l’importanza. Ma quando un incidente e una morte mandano a monte l’indagine, e qualcuno tenta di introdursi nel suo ufficio, In-su Park si ritrova a condurre una propria inchiesta su ciò che accade nel cuore profondo dei boschi occidentali, spinto dalle misteriose parole che scopre su un foglio di carta sotto la sua scrivania: «Nella foresta il gufo piange.»