Leggere Jun è stata un’esperienza che mi ha toccato profondamente. La storia di un ragazzo autistico e della sua famiglia, raccontata con sincerità e delicatezza, mostra quanto il talento e la passione possano diventare strumenti di comunicazione e libertà, anche quando il mondo circostante non è pronto ad accogliere la diversità.
Ho apprezzato il modo in cui l’autrice riesce a far emergere la quotidianità della famiglia, i piccoli gesti, le frustrazioni e le conquiste: non c’è nulla di edulcorato, ma ogni pagina trasmette autenticità e rispetto.
Per me, questo libro è un promemoria potente: ogni persona ha un proprio modo di esprimersi e di emergere, e riconoscerlo è il primo passo per comprendere davvero chi abbiamo accanto. Jun, con la sua musica e la sua determinazione, resta nella mente e nel cuore anche dopo aver chiuso il libro.