Durante la Guerra del Pacifico, più di 200.000 ragazze coreane furono costrette alla servitù sessuale per i soldati giapponesi. Vissero in condizioni atroci nelle “case di conforto” sparse nei territori occupati dal Giappone. Appena il 10% riuscì a sopravvivere e a tornare in Corea, dove vissero come emarginate sociali. Da allora, le donne che si dichiararono sopravvissute alle “case di conforto” hanno raccontato le loro testimonianze, ma le richieste di risarcimento sono state in gran parte negate dal governo giapponese.
Kim Soom racconta la storia di una donna rapita all’età di tredici anni mentre raccoglieva lumache per sfamare la sua famiglia affamata. Gli orrori della sua vita da schiava sessuale la seguono fino alla Corea, dove vive isolata, dominata dalla paura che il suo passato venga scoperto. Tuttavia, quando apprende che l’ultima donna di conforto conosciuta sta morendo, decide di dirle che ce ne sarà ancora “una rimasta” dopo la sua scomparsa, e intraprende un doloroso viaggio.
One Left è un romanzo provocatorio, ampiamente documentato, costruito sulle testimonianze di dozzine di donne di conforto. Primo romanzo coreano dedicato a questo tema, ha riacceso il dibattito sulle donne di conforto e sulle violente eredità del colonialismo giapponese. Questa prima traduzione in inglese recupera le storie trascurate e negate delle donne più emarginate della Corea.